La medicazione del PICC

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Intanto cos’è un PICC?  E’ un “catetere centrale inserito perifericamente”, un dispositivo che serve per prelievi ed infusioni quando le vene sono rovinate dalla chemioterapia, dure, vuote, e le povere infermiere dovrebbero fare tanti tentativi magari dolorosi e inutili per trovare una vena buona.

Io sono già al secondo, inserito nel braccio destro, questo perché il dispositivo non può rimanere nella stessa sede troppo a lungo; non è particolarmente fastidioso, però non si può assolutamente bagnare, quindi scordarsi le docce rilassanti, scordarsi il bagno in mare.

Richiede una manutenzione settimanale, professionale e molto meticolosa.  E’ proprio a proposito della sua manutenzione che vorrei ribadire un consiglio, già scritto altrove perché dettato dall’esperienza: mai arrendersi pensando sia tutto inevitabile, mai accettare il dolore passivamente solo perché ci capita in una struttura ospedaliera, soprattutto se razionalmente non ne siamo convinti.

Il secondo modello di PICC che mi hanno impiantato è diverso dal primo, secondo me un po’ più scomodo anche per le infermiere che devono manutenerlo, disinfettarlo, usarlo.

La prima volta che me lo medicarono lanciai delle urla di cui poi mi vergognai molto e chiesi scusa, ma mi uscirono dalle viscere, incontenibili tanto fu il dolore, e invasero la corsia dell’ospedale. L’infermiera era costernata, faceva del suo meglio, ma il male era insopportabile.

La settimana successiva si ripeté il dolore.  A quel punto, assodato che non era stato un caso, mi misi a cercare una soluzione.  Era inaccettabile che un presidio medico di aiuto al malato dovesse arrecargli tanto dolore.

Chiamai la 3M, produttore del cerotto medicato che si attaccava indelebilmente al PICC causando tanta sofferenza nel toglierlo, ma era l’inizio del coronavirus in Italia e le chiamate venivano deviate dal centralino ai vari venditori.  Però io ero solo un privato.  Dopo vari tentativi falliti, provai a cercare una risposta sul sito della 3M.

Eureka!  Trovai il modello del cerotto e tutta la spiegazione, in inglese e corredata da fotografie, su come rimuoverlo dal PICC. Andai con l’IPAD alla medicazione successiva e con grande soddisfazione mia, ma anche dell’infermiera garantisco, andò tutto bene.  Ora vado tranquilla a fare le medicazioni settimanali, le infermiere mi hanno ringraziato, ho tolto loro un peso: non vogliono farci soffrire, stanno male con noi e per noi, sono dei tesori.

Dunque cercare sempre una soluzione migliore, spesso c’è!